Vita e Cenni Storici

Frati Minori Cappuccini Caltagirone

Riassunto storico della vita del Venerabile
(1589 – 1655)

 

Giuseppe  Marcinnò (Innocenzo da Caltagirone) nacque a Caltagirone il 24 ottobre 1589 da Pietro e da Laura Barone. Frequentò le locali scuole dei gesuiti, da cui attinse una buona formazione umanistica. Il 7 sett. 1607 entrò nel noviziato cappuccino di Agira, cambiando il nome di battesimo di Giuseppe in quello di Innocenzo. Compí gli studi filosofici e teologici nei conventi di Vizzini, Siracusa e Malta, dove, nel 1613, fu ordinato sacerdote. Dopo la sosta di due anni a Roma (1615-17) per approfondire la teologia e imparare l’ebraico, tornato in Sicilia, insegnò la lingua ebraica nel pubblico liceo di Siracusa (1617) e quindi, nel decennio 1619-29, materie teologiche in vari conventi della provincia cappuccina di Siracusa. Nel frattempo svolse un’intensa attività pastorale con quaresimali, avventi e, soprattutto, con la predicazione delle Quarantore. Governò quindi, in qualità di ministro, le province cappuccine di Siracusa (1635-38), di Messina (1638-40) e di Otranto, dal 1642 al 1643, nel magg. del quale anno fu eletto ministro generale di tutto l’Ordine Cappuccino, che allora annoverava 21.171 frati dimoranti in 1397 conventi.
Nel settennio del suo generalato (1643-50), procurò di “visitare” tutti i frati, con un viaggio che lo portò attraverso gran parte delle nazioni dell’attuale Europa occidentale. Intanto, nel 1647, per incarico di Innocenzo X, si adoperò, inutilmente, per riportare la pace tra i re di Francia e di Spagna. Al termine del suo generalato, si ritirò nel convento della nativa Caltagirone, dove morí il 16 nov. 1655. Per i frequenti e strepitosi miracoli e predizioni a lui attribuiti fin dal 1623, ma per la maggior parte verificatisi nel periodo del suo generalato, fu soprannominato “il taumaturgo della terra”. Si distinse per la grande austerità, la preghiera, l’ardente zelo apostolico, il culto eucaristico che propagò soprattutto con l’esercizio delle Quarantore. C’è giunto il testo di un suo lungo discorso, scritto per i frati, sulla povertà francescana.
Anche se, per ordine del ministro generale Fortunato da Cadore, fin dal 1664 fu iniziata la raccolta di notizie e documenti per l’introduzione della causa canonica, il processo informativo fu di fatto aperto soltanto nel 1890. Attualmente, convalidato il processo nel 1992, dopo l’esito favorevole dell’esame dei Periti storici, il 28 novembre 1995 la Positio super virtutibus è stata consegnata alla Congregazione delle Cause dei Santi il 12 febbraio 1996. Il 3 aprile 2009 il Papa emerito Benedetto XVI lo ha dichiarato Venerabile, avendone riconosciuta l’eroicità delle Virtù.